I materiali
Fumetti
e illustrazioni Per realizzare le tavole dei cosiddetti “fumetti seriali d’avventura”, che vengono realizzati con la tecnica del chiaroscuro e stampati in bianco e nero, ho sperimentato nel corso degli anni diverse tecniche. Attualmente seguo sempre lo stesso iter: Basandomi su quanto descritto in sceneggiatura, visualizzo mentalmente la scena come se fosse un film, con attori in movimento. Contemporaneamente memorizzo le posizioni e le inquadrature più adatte a spiegare gli eventi. Quindi incomincio a “sbozzare” alcuni schizzi delle immagini che ho visualizzato, aggiustando anatomie, tagli d’immagine e prospettive. Poi passo ad un secondo bozzetto, dove descrivo i dettagli ( abiti, acconciature, espressioni dei volti, sfondi…). Di seguito preparo la tavola definitiva squadrandone la gabbia e tracciando le bande di separazione delle singole vignette. Poi, aiutandomi col tavolo luminoso, traccio con un segno leggero i contorni già ben delineati dei bozzetti, ottenendo un disegno a matita preciso e definitivo. Ora la tavola è pronta per essere ripassata a china. Col pennarello a punta 06 traccio le linee della gabbia. Con il pennino e la china nera diluita con qualche goccia di acqua distillata eseguo i contorni dei personaggi, i volti, i capelli, gli abiti. Per lo sfondo, il pennino viene utilizzato per animali, piante e fiori, montagne, Insomma, per tutte quelle cose che hanno una linea variabile e “viva”. Altrimenti, come nel caso di sfondi urbani “freddi”con case, palazzi e autostrade, utilizzo il pennarello 01 e le squadre per le linee principali, mentre i dettagli vengono eseguiti a mano libera ( auto, folla, finestre, ecc…). Coi pennelli nn° 1 e 0, rigorosamente di pelo di martora kolinsky, realizzo le campiture di acconciature, abiti, ombre sui volti e sui corpi, le chiome delle piante. Il pennello è quello che dona al segno il movimento vero e proprio. Poi passo alle eventuali correzioni e ai ritocchi utilizzando i pennarelli 01, 03 e 06 per aggiungere segni e correttore bianco o tempera bianca coprente mista a qualche goccia di fiele di bue per togliere segni e operare ripensamenti. Le correzioni più grosse e laboriose vengono effettuate tramite la copertura della zona da correggere con una “pezza” adesiva di carta, sulla quale viene ricostruito il disegno mancante. Qualche volta è bene intervenire con il computer per ottenere particolari “effetti speciali”. Allora rilevo la vignetta interessata con lo scanner ad alta definizione ( 600 dpi ) la converto in toni di grigio e la tratto con i filtri di programmi per la grafica. Poi la stampo su carta patinata speciale per stampanti laser utilizzando l’opzione “retino” per trasformare le sfumature di grigio in tratto bianco e nero senza perdere l’ “effetto sfumatura”.
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